Protagonista assoluto tra i condimenti della dieta mediterranea e principe delle tavole italiane, l’olio extravergine di oliva non ha bisogno di presentazioni: è una delle eccellenze del nostro paese maggiormente esportate all’estero ed è l’oro liquido della nostra cucina. È conosciuto anche come olio EVO, ed è un alimento ricco di nutrienti e fonte naturale di vitamina E.
C’è chi lo usa a crudo per donare sapore ai propri piatti e chi in cottura per esaltare gli ingredienti. Altri invece, adorano gustarlo su una fetta di pane caldo. L’olio extravergine di oliva, con il suo gusto unico e versatile, è un vero nettare che si sposa bene con tutto.
Ma come si fa a capire se è un vero olio EVO?
Indice dei contenuti
Esistono diversi metodi per accertarsi che un olio di oliva sia un vero extravergine. Il colore, che può variare dal verde al giallo dorato, è certamente uno di questi, ma da solo molto spesso non è sufficiente a distinguere un prodotto originale da oli di bassa qualità o contraffatti. Vediamo dunque nel dettaglio, come deve essere un olio di oliva per potersi definire extravergine e quali canoni deve rispettare.
La confezione e l’etichetta di un vero olio di oliva extravergine
Il primissimo accorgimento, consiste nel valutare la confezione dell’olio al momento dell’acquisto. Cercate di evitare bottiglie troppo chiare: queste tendono generalmente a voler soltanto mettere in risalto il colore dell’olio e sono più che altro una scelta di marketing e non di qualità. Bottiglie di vetro scuro e contenitori in acciaio inox invece, sono perfetti per preservare l’olio extravergine dalla luce, la quale può impattare negativamente sul sapore dell’olio e accelerare i processi ossidativi. Per quanto riguarda l’etichetta, oltre alla dicitura “Olio Extra Vergine di Oliva”, deve presentare i marchi di qualità previsti dall’Unione Europea (come IGP e DOP, ad esempio) e specificare l’anno di raccolta, il lotto di appartenenza ed il nome del produttore.
La consistenza dell’olio extravergine di oliva
Un vero olio EVO è caratterizzato da una fluidità media e una buona corposità. Una densità troppo bassa sta solitamente ad indicare un olio troppo vecchio o che è stato alterato. Per verificare tutto questo, è possibile semplicemente versarne una goccia su un cucchiaio: un vero olio extravergine si espande lentamente, quindi evitate oli troppo fluidi e che scorrono velocemente.
Inoltre, un vero extravergine si solidifica se esposto a basse temperature, mentre uno finto o di scarsa qualità rimane liquido. Quindi è possibile versarne qualche goccia su un piatto e metterlo in frigorifero per controllare se si raggruma.
Che odore ha un vero olio extravergine?
Un altro metodo per capire se un olio è davvero extravergine è, ovviamente, la prova dell’olfatto. Versate l’olio in un bicchiere e iniziate a sfregarlo con le mani per qualche momento in modo da scaldarlo (la temperatura ottimale è intorno ai 28°). Un olio di oliva davvero extravergine deve sapere di erba tagliata, oliva fresca e, generalmente, di buono. Un olio che emana un odore di chiuso o che addirittura non presenta nessuna fragranza, semplicemente non è un vero olio EVO.
Olio EVO: sapore e sentori dell’eccellenza
La prova finale per capire se un olio è davvero extravergine di oliva, sta nel fatidico momento dell’assaggio. Il sapore di questo tipo di olio di oliva ha caratteristiche ben distinte e riconoscibili: deve presentare un sentore fruttato, ma al contempo mostrare delle note amare ed aspre. Obbligatoria poi la presenza del famoso pizzicore e dell’aroma piccante: non è infatti vero che questi indicano un’alta acidità, ma al contrario sono simbolo di qualità e tratti distintivi di un vero olio EVO. La degustazione deve risultare in una vera e propria esplosione di sapori per il nostro palato, quindi anche in questo caso l’assenza di un gusto specifico denota che l’olio non è un vero extravergine.