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Le principali installazioni artistiche create (anche) con l’intelligenza artificiale

installazioni artistiche
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L’intelligenza artificiale (IA) ha ampliato il proprio campo d’azione ben oltre l’informatica e l’industria, trovando applicazioni anche in ambiti inaspettati come l’arte e la cultura. Nei musei più prestigiosi del mondo, l’IA è diventata uno strumento creativo che consente agli artisti di scoprire nuove forme espressive e di coinvolgere il pubblico in esperienze immersive e interattive.

Allo stesso modo, l’IA viene impiegata in altri settori, come nel caso dei portali legali di giochi online, ad esempio casino.netbet.it, dove viene utilizzata per personalizzare l’esperienza utente e garantire la sicurezza delle piattaforme.

Di seguito, scopriremo alcune delle installazioni artistiche più celebri realizzate con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, esposte nei musei più importanti a livello globale.

Unsupervised di Refik Anadol – Museum of Modern Art (MoMA), New York

L’artista turco-americano Refik Anadol ha presentato al MoMA l’installazione Unsupervised, una scultura di dati generata da un algoritmo di intelligenza artificiale. L’opera si basa su oltre 200 anni di opere d’arte presenti nella collezione del museo, reinterpretate dall’IA per creare un flusso visivo in continua evoluzione. L’installazione è stata esposta nell’Agnes Gund Lobby del MoMA e ha suscitato grande interesse per la sua capacità di fondere arte, tecnologia e memoria collettiva.

Dataland – Los Angeles

Prevista per l’apertura nel 2025, Dataland sarà il primo museo al mondo interamente dedicato all’arte generata dall’intelligenza artificiale. Situato a Los Angeles, accanto al Museum of Contemporary Art, il museo è stato ideato da Refik Anadol e offrirà installazioni immersive che combinano dati ambientali, suoni e immagini per creare esperienze sensoriali uniche. Tra le opere in programma, si segnala Large Nature Model, una scultura di dati basata su informazioni raccolte da istituzioni di storia naturale.

Gènesi.IA di Joan Fontcuberta – Llum BCN, Barcellona

Durante l’edizione 2025 del festival Llum BCN a Barcellona, l’artista catalano Joan Fontcuberta ha presentato Gènesi.IA, un’installazione che utilizza l’intelligenza artificiale per generare paesaggi virtuali ispirati ai versi del Libro della Genesi. L’opera esplora temi come la creazione, la luce e l’oscurità, offrendo una riflessione sulle origini del mondo attraverso la lente della tecnologia contemporanea.

Rain Room di Random International – Vari musei internazionali

Rain Room è un’installazione interattiva creata dal collettivo Random International, che consente ai visitatori di camminare sotto una pioggia artificiale senza bagnarsi. Grazie a sensori di movimento e a un sistema di IA, l’opera rileva la posizione delle persone e interrompe il flusso d’acqua nelle loro immediate vicinanze. L’installazione è stata esposta in musei come il MoMA di New York, il Barbican di Londra e il LACMA di Los Angeles.

Atmospheric Memory di Rafael Lozano-Hemmer – Powerhouse Museum, Sydney

L’artista messicano-canadese Rafael Lozano-Hemmer ha realizzato Atmospheric Memory, un’installazione che trasforma le vibrazioni dell’aria in esperienze visive e sonore. Utilizzando tecnologie avanzate e algoritmi di IA, l’opera consente ai visitatori di “vedere” e “toccare” le parole pronunciate, esplorando il concetto di memoria atmosferica. L’installazione è stata presentata al Powerhouse Museum di Sydney nel 2023.

AI Explorer – Harvard Art Museums, Cambridge

I musei d’arte di Harvard hanno sviluppato AI Explorer, un progetto che utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare e descrivere oltre 380.000 immagini della loro collezione. L’IA fornisce descrizioni dettagliate, riconoscimento di oggetti e analisi delle emozioni, offrendo nuove prospettive sull’interpretazione delle opere d’arte. Il progetto rappresenta un esempio di come l’IA possa arricchire la comprensione e la fruizione del patrimonio artistico.

Mental Maps – McCord Stewart Museum, Montreal

Al McCord Stewart Museum di Montreal, l’installazione Mental Maps combina l’intelligenza artificiale con la storia della città per creare rappresentazioni visive delle percezioni urbane dei cittadini. L’opera utilizza dati raccolti attraverso interviste e sondaggi, elaborati da algoritmi di IA per generare mappe mentali che riflettono le emozioni e le esperienze degli abitanti.

Queste installazioni artistiche rappresentano solo una parte delle molteplici modalità con cui l’intelligenza artificiale sta trasformando il panorama artistico contemporaneo. Attraverso la collaborazione tra artisti e tecnologi, l’IA offre nuove opportunità per esplorare temi complessi, coinvolgere il pubblico e ridefinire i confini dell’espressione creativa.

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