Leggero ed incredibilmente versatile, il tamburato è un tipo di pannello formato da due fogli di truciolato, compensato o MDF incollati su un telaio realizzato in legno.
La natura di questo prodotto lo rende adatto all’utilizzo in moltissimi ambiti, dalla produzione di mobili e arredamento alla realizzazione dell’allestimento di stand fieristici.
Applicazioni ed utilizzo dei pannelli tamburati
Indice dei contenuti
Tra i punti di forza dei pannelli in tamburato troviamo: leggerezza, versatilità e solidità.
Tutte queste caratteristiche sono legate alla tipologia di struttura interna che viene riempita con alveoli/listelli o cartone alveolare per ottenere un risultato finale che, oltre ad essere leggero, si rivela incredibilmente stabile.
Tra le applicazioni più frequenti troviamo dei pannelli in tamburato troviamo: ripiani e mensole, sportelli di mobili, ante scorrevoli, porte e fiere.
La solidità e la stabilità dei singoli elementi si “trasferisce” all’intera struttura, che sia quella di un mobile, di uno stand fieristico o di una porta.
Quando il tamburato viene utilizzato per produrre mobili anche il peso complessivo si riduce: ante più leggere riducono inoltre le sollecitazioni della struttura al momento dell’apertura e della chiusura.
Infine, anche dopo ripetute operazioni di assemblaggio la durata delle giunzioni di ancoraggio delle viti aumenta anche rispetto ad altre soluzioni.
In base a quali parametri è giusto scegliere la tipologia di tamburato?
Tra i fattori che vanno assolutamente considerati quando si acquistano i pannelli tamburati ci sono: tipologia di finiture esterne, spessore del pannello e densità della struttura alveolare.
Più lo spessore del pannello e la densità della struttura interna sono alti, maggiore sarà la resistenza del pannello; tutto questo, in termini di budget, si traduce in un costo d’acquisto superiore.
Anche la finitura incide sul prezzo del singolo pannello tuttavia, data l’ampia gamma di possibilità offerte dal mercato, è possibile personalizzare il proprio progetto e restare entro i limiti di spesa prefissati.
Quali sono le differenza tra pannelli tamburati, pannelli laminati e truciolato?
Oltre al tamburato, sul mercato è possibile trovare altre soluzioni utilizzabili per la realizzazione del proprio progetto, ad esempio il laminato o il truciolato.
In che cosa differiscono? Scopriamolo insieme.
Non è semplice distinguere un pannello tamburato dal momento che, come abbiamo visto, questa caratteristica dipende dalla struttura interna del pannello che chiaramente non è visibile a primo impatto.
Il laminato è una finitura che può essere utilizzata per rifinire il pannello tamburato e non deve essere confusa con l’impiallacciato, un pannello formato da tanti fogli di legno vero applicati su diverse tipologie di supporto.
Anche questo viene usato per la produzione di armadi, comodini e mobili di vario tipo.
Dunque, il laminato non è vero legno mentre l’impiallacciato si.
Infine, il truciolato: questo materiale viene ricavato utilizzando gli scarti prodotti dalla lavorazione del legno o da mobili riciclati.
Gli scarti vengono triturati, amalgamanti con la colla e si trasformano in semilavorati che vengono rivestiti con materiali di vario tipo.
È evidente che i pannelli di truciolato, rispetto a quelli in tamburato, risultano più pesanti e di qualità inferiore.
Consideriamo un armadio: il peso dell’anta è un fattore cruciale per la qualità e la durata di qualsiasi modello.
Le ante, data la loro ampiezza, vengono aperte e chiuse innumerevoli volte. Nel caso specifico delle ante a battente, tutto il carico è sostenuto dalle cerniere. Per questo, un’anta più leggera assicura meno stress sulle componenti, garantendo sia una maggiore longevità dell’armadio sia un’apertura e chiusura più fluida nel tempo.
Sulla base di quanto detto i pannelli tamburati sono una soluzione decisamente migliore.
Un piccolo focus sui pannelli tamburati per stand
Abbiamo parlato dei vantaggi e dei punti di forza del tamburato considerando sempre il caso di utilizzo nell’ambito del settore dell’arredamento.
Perché questa soluzione risulta vincente anche nel caso della creazione di allestimenti fieristici e stand?
Per assicurare un investimento fieristico efficiente e duraturo, è essenziale adottare una visione strategica.
Innanzitutto, è fondamentale un’analisi del ciclo di vita dello stand.
Quando si progetta una struttura di questo tipo è opportuno valutare il potenziale riutilizzo degli elementi. Optare per un design modulare non solo permette di ridurre significativamente i costi per le future partecipazioni, ma garantisce anche la flessibilità necessaria per adattare lo stand a layout e dimensioni diverse con semplici e rapidi
Inoltre, è necessario lavorare con un budget dinamico e flessibile: è consigliabile prevedere sempre un margine di spesa per eventuali modifiche dell’ultimo minuto o per gestire imprevisti in fiera.
Evitare tagli drastici e affrettati al budget finale è la chiave per non penalizzare la qualità complessiva dell’allestimento e, di conseguenza, l’immagine aziendale.







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